L’organo dell’Oratorio di San Rocco

Il piccolo organo dell’Oratorio di San Rocco, la chiesa di pietra ben visibile sulla piazza principale di Gignese, fu costruito nel 1785 dall’organaro milanese Giuseppe Brunelli. Fu, in origine, un organo «processionale:» un piccolo strumento portatile per accompagnare il canto durante le processioni.

Nel 1845 quel piccolo organo fu montato stabilmente nell'oratorio gignesino di San Rocco. Il lavoro fu svolto dall'organaro Giovanni Franzetti di Intra, che ricostruì anche una parte delle canne e modificò la disposizione dei registri.

Nel 1990 l’organo è stato restaurato dalla Bottega Organara dell’Orto & Lanzini di Dormelletto (Novara).

Si tratta di uno strumento di dimensioni minime, poco adatto a eseguire concerti solistici. Tuttavia, il piccolo organo di San Rocco è stato spesso utilizzato come strumento d'accompagnamento e in alternanza a voci o altri strumenti.

Disposizione fonica

La disposizione fonica è l'elenco dei registri dell'organo – cioè dei colori prodotti da ciascuna fila di canne. La disposizione fonica e molte altre caratteristiche cambiano a seconda del momento storico e del Paese di costruzione di ogni organo. Combinando i registri, l'organista ottiene diversi colori di suono e realizza sonorità contrastanti, sulle tastiere e sulla pedaliera. Questa varietà di combinazioni è una delle caratteristiche specifiche dell'organo.

L'organo dell'Oratorio di San Rocco di Gignese presenta una tastiera e una pedaliera inclinata «a leggio» con la cosiddetta ottava corta: significa che la prima ottava della tastiera e della pedaliera, per ragioni di economia e di spazio, è priva delle note corrispondenti ai primi quattro tasti neri.

Registri della tastiera

Principale 8'
Ottava 4'
Decimaquinta 2'
Decimanona 1'1/3
Vigesimaseconda 1'
Voce Umana

Registri della pedaliera

La pedaliera è costantemente unita alla tastiera: significa che non ha registri propri, ma utilizza gli stessi della tastiera.

Il vento – l'aria che fa suonare le canne – è prodotto oggi da un motore elettrico. A fianco dell'organo, però, sono ancora presenti le vecchie leve per azionare manualmente i mantici, perfettamente funzionanti.

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